La forfora o pitiriasi è un’anomalia del cuoio capelluto, molto diffusa. E’ spesso accompagnata da prurito al cuoio capelluto e si manifesta con abbondante desquamazione della cute ovvero scaglie dello strato corneo dell’epidermide che si staccano. Questi residui di cellule morte, il cui distacco è solitamente normale e invisibile, formano quella che viene definita forfora (termine generico). La forfora va considerata quindi un’anomalia del cuoio capelluto che causa uno sgradevole “effetto neve”.
Esistono due tipi di forfora:
Forfora secca: si presenta con cute disidratata e squame fini e biancastre che si staccano senza particolari segni di irritazione cutanea. La produzione di forfora secca aumenta nel periodo invernale e può ulteriormente incrementarsi nei periodi di maggiore stress. Il prurito alla testa è un sintomo che si manifesta in forma non eccessiva, ma tale da suscitare il bisogno di grattarsi. Non si produce caduta dei capelli, ma l’effetto antiestetico è comunque evidente.
Forfora grassa: la cute è grassa, e le squame sono spesse e giallastre. Quasi sempre è accompagnata da seborrea (o ipersecrezione sebacea causata da iperattività delle ghiandole sebacee) che aggiunge un’ulteriore fattore di inestetismo: i capelli unti. Con la forfora grassa si manifesta anche un forte prurito alla testa e vi sono rischi intrinsechi di ulteriori patologie quali caduta dei capelli e dermatite seborroica.
Le cause della forfora possono imputarsi a diversi fattori:
• microrganismi (infezioni);
• trattamenti igienici errati;
• trattamenti meccanici aggressivi.
Forfora causata da microrganismi patogeni
Tra i microrganismi responsabili vi è il Pityrosporum ovale di Malassez detto anche Malassezia, un fungo parassita che si annida nello strato corneo dell’epidermide. La micosi causata dal Pityrosporum di Malassez provoca un forte prurito e abbondante pitiriasi. Esistono numerose tipologie di Malassezia (furfur, restricta, obtusa, globosa) e alcuni recenti studi scientifici hanno associato ciascuna tipologia ad una precisa area geografica del nostro pianeta. Negli Stati Uniti e in Giappone, ad esempio, la Malassezia globosa e quella restricta sono quelle più diffuse.
Forfora causata da trattamenti igienici errati
I trattamenti igienici errati, responsabili di molti problemi al cuoio capelluto e ai capelli, sono:
• shampoo troppo essiccanti. Lavare i capelli con shampoo troppo alcalini e l’uso di shampoo molto sgrassanti provoca spesso l’impoverimento del sebo cutaneo, con la conseguenza che lo strato epidermico, non più protetto adeguatamente, si disgrega producendo forfora;
• lozioni troppo alcoliche. L’alcool agisce sulla cheratina con un’azione disidratante ed essiccante piuttosto intensa; l’applicazione di lozioni per capelli molto alcoliche può portare alla desquamazione dello strato corneo causando forfora;
• abuso di sostanze alcaline. Tali sostanze hanno caratteristiche cheratolitiche, cioè disgregatrici delle cheratine. L’abuso di sostanze alcaline, riducenti e ossidanti, può condurre alla produzione di squame della forfora;
• phon o casco con aria surriscaldata. Il calore troppo secco tende a disidratare la cheratina e a renderla fragile provocando la forfora; questo effetto è reso più intenso se lo strato corneo è stato appena idratato con un lavaggio.
Forfora causata da trattamenti meccanici aggressivi
Sottoporre il cuoio capelluto a sollecitazioni con unghie, spazzole, pettini, ecc., porta non di rado a provocare piccole lesioni di tipo abrasivo ed escoriativo che possono dare origine a infiammazioni localizzate nella cute seguite da desquamazione e forfora. Attraverso queste lesioni possono penetrare dei microrganismi patogeni (batteri e miceti) per cui, in certi casi, la forfora si accompagna all’ipersecrezione sebacea cosicché le squame forforacee si appiccicano al sebo che abbonda sul cuoio capelluto. Questo tipo di forfora si chiama pitiriasi steatoide.
Rimedi alla forfora
È possibile eliminare la forfora o ridurla drasticamente attraverso trattamenti tricologici adeguati, previo esame del capello. I trattamenti antiforfora possono essere dei buoni rimedi alla forfora solo se si basano su formule che svolgono le seguenti funzioni:
• rendere solubile e distaccare la parte squamosa dello stato corneo della cute;
• distruggere i microrganismi con un’adeguata azione antimicotica e disinfettante;
• avere un’azione antipruriginosa;
• favorire l’assorbimento delle sostanze attive ed antimicrobiche;
• stimolare gli elementi di autodifesa dell’organismo;
• attuare un’azione balsamica sulle cellule dell’epidermide;
• ricreare l’equilibrio del mantello idro-lipidico della cute.
Shampoo antiforfora ad azione intensiva.
Lozione batteriostatica per cuti con forfora.