Il termine alopecia è usato per definire un’alterazione dei peli che consiste in una loro completa assenza o in una diminuzione di grado ed entità variabili. Tale affezione si manifesta nella maggior parte dei casi sul cuoio capelluto. Le più comuni forme di caduta (Alopecia androgenetica, Telogen effluvium, Alopecia areata), sia maschili che femminili, hanno diverse cause:
• predisposizione congenita (familiarità)
• fattori ormonali e conseguente alterata produzione di sebo (seborrea)
• fattori di stress, traumatici e agenti fisici (ustioni, radiazioni ionizzanti)
• assunzione di farmaci (in particolare chemioterapici)
• infezioni di origine virale, batterica o micotica (fungina)
• disordini e/o carenze alimentari
• agenti atmosferici, inquinanti ambientali, dermatosi ad eziologia sconosciuta e dermatosi professionali.
Alopecia Androgenetica
L’alopecia androgenetica rappresenta la più comune forma di calvizie: si manifesta, negli uomini, come perdita di capelli simmetricamente in regione frontotemporale e con un diradamento progressivo e definitivo nella regione del vertice; nelle donne, si osserva un diffuso diradamento ed assottigliamento dei capelli, più marcato a livello del vertice. L’età d’insorgenza varia da individuo a individuo e in ogni caso è posteriore all’epoca puberale.
E’ importante sottolineare che esiste una predisposizione ereditaria che condiziona sia il manifestarsi dell’affezione sia il modo in cui essa si presenta clinicamente. Un ruolo fondamentale è svolto dagli ormoni androgeni, condizionato dall’influenza che essi hanno sul follicolo pilosebaceo che ne rappresenta uno dei principali organi bersaglio. L’azione di questi ormoni, massima dai 18 ai 28 anni, consisterebbe in una stimolazione dell’attività delle ghiandole sebacee con conseguente iperproduzione di sebo (seborrea) ed in una interferenza sul ciclo normale di crescita del capello. In particolare nell’alopecia androgenetica si verifica un aumento del diidrossitestosterone (DHT). L’aumento del DHT a livello del follicolo incrementa la produzione di sebo determinando un rallentamento dell’attività delle cellule della papilla dermica (fibroblasti follicolari) e quindi un progressivo rallentamento e/o arresto della crescita dei capelli stessi. L’alopecia androgenetica infatti è spesso legata alla presenza di seborrea oleosa o ad una pitiriasi (forfora) grassa. Nelle donne l’alopecia androgenetica è spesso associata all’acne, talora all’irsutismo e ad altri segni di virilizzazione. L’alopecia androgenetica deve essere differenziata nei primi stadi dal normale e uniforme arretramento della linea frontale dei capelli che si ha nell’adolescenza nel 96% dei maschi e nell’80% circa delle femmine.
Defluvium Telogenico
Il Defluvium Telogenico (o Telogen Effluvium) è un tipo di alopecia transitoria piuttosto comune che si manifesta con una perdita diffusa di capelli ed è generalmente la conseguenza di eventi stressanti sia parafisiologici che patologici. Tra i primi la causa più comune è il parto o una rapida perdita di peso per diete dimagranti. Tra i secondi si annoverano episodi di febbre elevata, abbondanti perdite di sangue, gravi stress psichici, carenze di ferro e di zinco e malattie endocrine come ipertiroidismo o ipotiroidismo. In questa affezione la caduta di capelli, molto più elevata che di norma, è legata ad una alterazione del ciclo vitale dei capelli che vengono spostati dalla fase anagen verso la fase telogen (circa il 35% dei capelli risulta essere in questa fase). L’alopecia, se dovuta a eventi stressanti, compare da 40 a 60 giorni dopo l’evento stesso e risolve spontaneamente in qualche mese; se dovuta invece a situazioni o malattie che persistono nel tempo, risolve solo dopo la rimozione delle cause.
Alopecia Areata
L’alopecia areata o area celsi è un’affezione abbastanza comune caratterizzata da una perdita di capelli di entità variabile da soggetto a soggetto e quasi sempre transitoria. Nell’80% circa dei casi essa colpisce bambini e adulti giovani (dopo i 5 e prima dei 30 anni di età) di entrambi i sessi. Le cause dell’alopecia areata non sono note anche se, nel determinarne la comparsa, giocano con ogni probabilità un ruolo importante i fattori immunologici e gli stress psichici, unitamente a un certo grado di predisposizione ereditaria. L’alopecia areata può colpire qualunque zona cutanea ma soprattutto il cuoio capelluto e si manifesta di solito con una o più chiazze di forma rotondeggiante od ovale, in corrispondenza delle quali la cute appare priva di peli, liscia, delicata e non arrossata. Il decorso dell’alopecia areata è notevolmente variabile. L’estensione di una singola chiazza continua per alcune settimane, quindi comincia a ricoprirsi di peli dopo 3-10 mesi. Molto spesso insorgono altre chiazze alopeciche. Talora si può arrivare a forme di alopecia diffusa a tutto il cuoio capelluto (alopecia totale) o a tutto l’ambito cutaneo (alopecia universale). Nella gran parte dei casi i capelli ricrescono dapprima come peli sottili; questi vengono poi sostituiti da capelli normali, che sono spesso bianchi, opachi e fragili. In alcuni casi l’alopecia può essere definitiva, evenienza che si osserva prevalentemente nei bambini e che prende il nome di ofiasi.
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